Il nuovo videoclip “Tempo di Uccidere” dall’album Liberamente Tratto
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Liberamente Tratto dei Legittimo Brigantaggio recensiti da Lucy VanPelt su The Breakfast Jumpers – Milano
“… Tutt’altro, l’abitudine ha coinciso con l’uccisione della curiosità intellettuale e della capacità critica. Un disco colto che piacerà ai palati più fini, amanti del folk – rock impegnato” (Lucy VanPelt – The Breakfast Jumpers – Milano)
http://breakfastjumpers.blogspot.com/2011/11/legittimo-brigantaggio-liberamente.html
“Liberamente tratto è titolo e suggestione principale dell’album che trae ispirazione da numerose altre opere, offrendosi al pubblico come il primo disco meta-culturale, in ogni sua traccia. Dal cinema, alla narrativa fino alla poesia per trarre da grandi autori l’osservazione dei problemi importanti del nostro tempo” (Maria Cristina Costanza – Fuori Le Mura)
leggi la recensione direttamente su http://www.fuorilemura.com/2011/11/07/legittimo-brigantaggio-presentano-liberamente-tratto/
“Un viaggio attraverso grandi grandi artisti che hanno ispirato quindi le singole canzoni che compongono questo disco. Da ascoltare anche solo per la curiosità di sentire come questo gruppo ha interpretato e cosa queste grandi opere d’arte gli hanno comunicato” (Sara Casaluce – The Geat Complotto Radio, 11.11.11)
http://thegreatcomplottoradio.weebly.com/5/post/2011/11/recensione-dei-legittimo-brigantaggio-album-liberamente-tratto.html
Lunedì 14 novembre 2011 – h 16:00 – Intervista telefonica al brigante Gaetano Lestingi all’interno del programma di Jeanluc Stote “Baraonda d’Urto” su Radio Onda d’Urto – BRESCIA http://www.radiondadurto.org/
“Latina e le idrovore e l’Agro Pontino, gli acquitrini e Anzio. Siamo nei posti di Tiziano Ferro ma sembra di stare tra le pagine di Pennacchi, in quella terra promessa dalle zanzare di cui parla Canale Mussolini. Folk rock combattivo, con abbastanza afflato letterario da stecchire una libellula. Musica militante che ama Ennio Flaiano ma tiene a bada l’ironia, impila libri e allinea operai e Quarto Stato, anacronismi da librivori, non nuovissimi ma di nobili intenzioni, funghetti pronti a spuntare con il loro sapore d’impegno fatto in casa” (Pier Andrea Canei_Internazionale, 4 novembre 2011) http://www.internazionale.it/opinioni/pier-andrea-canei/2011/11/05/69568/
“Le abitudini sono dure a morire, ma più spesso sono le abitudini stesse che ci trascinano in una spirale senza fine di noia e disperazione. Su questo delicato fil rouge si snoda Liberamente Tratto, opera raffinata dei Legittimo Brigantaggio. Si tratta quel quarto album per questa band di Latina, che sembra essere molto cresciuta dagli esordi in odore di combat rock. In questo album, la band sembra volersi coraggiosamente orientare verso la ricerca delle radici della musica italiana. Si tratta, purtroppo, di un viaggio che utilizza la forma canzone come strumento e fa muovere la band nella direzione di una probabile chimera irraggiungibile, ma che ha valore per i buoni frutti della ricerca” (Simone Bardazzi_Rockerilla)
In poco più di un lustro, i Legittimo Brigantaggio si sono legittimamente conquistati una solida credibilità nell’affollato mondo dell’italico folk, più o meno combat, più o meno rock. Stima dovuta soprattutto ad una serie di concerti tenuti in ogni angolo d’Italia, alla vittoria in diversi contest musicali, alle varie collaborazioni strette con alcuni dei nomi storici della cosiddetta etno music di casa nostra, da Ambrogio Sparagna agli Yo Yo Mundi, dai Gang ai Modena City Ramblers, ad un notevole impegno sociale che li ha visti esibirsi sul palco del Primo Maggio… continua su… http://www.rockshock.it/recensione-legittimo-brigantaggio-liberamente-tratto/